lunedì 30 novembre 2020

Geologia - Flysch di Zumaya - Contiene Video


Il flysch di Zumaia è una formazione geologica situata nella località di Zumaia, sulla costa del Paese Basco, in Spagna. È famoso per le sue impressionanti falesie e strati rocciosi, che raccontano una storia geologica di milioni di anni.

Il flysch è un tipo di formazione sedimentaria caratterizzata dall'alternanza di strati di rocce dure e morbide. Nel caso del flysch di Zumaia, questi strati consistono principalmente di arenarie e argilliti. Queste rocce si sono originariamente depositate sul fondo del mare durante il periodo del Cretaceo e sono state conservate fino ai giorni nostri.

Ciò che rende il flysch di Zumaia particolarmente interessante dal punto di vista geologico è che espone una sequenza continua di strati che offre un'importante documentazione sulla storia della Terra. Inoltre, è un luogo di grande interesse per gli studiosi e gli appassionati di geologia che desiderano studiare e comprendere i processi di sedimentazione e di formazione delle rocce nel corso del tempo.

Il flysch di Zumaia è anche noto per le sue caratteristiche paesaggistiche spettacolari, che attirano numerosi visitatori ogni anno. È possibile fare escursioni lungo i sentieri che costeggiano le falesie per ammirare da vicino la bellezza e la complessità di questa formazione geologica unica.


 



sabato 28 novembre 2020

Paleontologia: L'Elefante Nano

Elephans falconerii - Museo civico Naturalistico Milano
Gli elefanti nani sono membri preistorici dell'ordine Proboscidea, che, tramite il processo di speciazione allopatrica, sono andati evolvendosi riducendo la taglia rispetto alla specie da cui si sono originati.
Resti fossili di elefanti nani sono stati rinvenuti su varie isole del Mediterraneo: Cipro, Malta, Creta, Sicilia, Sardegna, Dodecaneso, Cicladi. Al di fuori del Mediterraneo, resti di elefanti nani sono stati rinvenuti a Flores, Sulawesi, Timor ed altre piccole isole della Sonda.
Durante il Pleistocene, le isole del Mediterraneo ospitavano numerose specie di elefanti, generalmente ascritte al sottogenere Palaeoloxodon, derivate dalla specie continentale Elephas antiquus. Fa eccezione il mammut nano sardo (Mammuthus lamarmorae) che era l'unico elefante endemico del Mediterraneo appartenente alla famiglia dei mammut, anche se recenti ricerche sul DNA[senza fonte] hanno messo in luce una possibile appartenenza a questo gruppo anche per l'Elephas creticus; tali ricerche sono state smentite però nel 2007.

Durante i periodi di abbassamento del livello del mare, corrispondenti alle glaciazioni, le isole potevano agevolmente venire colonizzate nuovamente da elefanti provenienti dal continente, dando vita a sempre nuove specie (o sottospecie) anche sulla medesima isola. I vari elefanti nani differivano tassonomicamente anche da isola a isola, come da esempio nell'arcipelago delle Cicladi.
Il Mammut sardo è un piccolo proboscidato vissuto in Sardegna e probabilmente anche in Corsica durante il Pleistocene. In vita non doveva superare i 150 cm al garrese. È specie endemica, probabilmente discendente dall'antenato continentale Mammuthus trogontherii. A differenza degli elefanti nani presenti nelle altre isole del Mediterraneo, considerati paleoxodontini e imparentati con l'Elephas falconeri, l'Elephas cypriote e l'Elephas chaniensis, il mammut sardo, oltre ad essere l'unico mammut endemico d'Italia, è stato ritrovato sin dal XIX secolo in diverse zone dell'Isola di Sardegna. Resti fossili furono rinvenuti ad Alghero (Tramariglio), Gonnesa(CI)(Funtana Morimenta), Sinis (OR) (Capo San Marco). Purtroppo i resti fossili di questo animale sono piuttosto frammentari, infatti oltre a sporadici ritrovamenti di denti isolati, l'unico esemplare di cui possediamo parte dello scheletro è quello ritrovato presso Gonnesa alla fine del 1800. Di esso sono stati recuparati alcuni frammenti degli arti, del bacino, alcune vertebre, costole e la mandibola. Parte dei resti è andata dispersa, altri sono finiti in musei esteri ed altri ancora in musei italiani. I calchi di buona parte delle ossa ritrovate a Gonnesa sono oggi esposti nel Museo PAS di Carbonia.
Per saperne di più: http://it.wikipedia.org/wiki/Elefante_nano

Scienze della Terra: Huangshan Mounts

I Monti Huangshan (in cinese:黄山, Huáng Shān, che letteralmente significa "Montagna Gialla") sono una catena montuosa che si trova nella provincia di Anhui, nella Cina orientale. L'area è famosa per le sue bellezze paesaggistiche: vi si trovano infatti picchi granitici, i pini dello Huangshan (alberi tipici della regione dalle forme modellate dalle intemperie) e vi si possono inoltre ammirare le formazioni nuvolose dall'alto. Questi monti sono spesso stati usati come sfondo per dipinti e storie della letteratura cinese. Nel 1990 sono stati inseriti nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Delle numerose vette della catena montuosa, 77 superano i 1.000 metri d'altezza. I picchi più alti sono il Lian Hua Feng (1.864 metri), il Guang Ming Ding (1.840 metri) e il Tian Du Feng (1.829 metri). L'area del patrimonio dell'umanità si estende su di una superficie di 154 chilometri quadrati, all'esterno della quale si trova una zona cuscinetto di altri 142 chilometri quadrati.
I monti si formarono circa 100 milioni di anni fa, nel Mesozoico, quando un antico mare scomparve a causa del sollevamento terrestre. Più tardi, durante il Quaternario, il paesaggio venne modellato da numerosi ghiacciai.
A partire dall'epoca della Dinastia Qin la catena montuosa era conosciuta col nome di Yi Shan; il nome attuale entrò in uso dopo che il poeta Li Po lo utilizzò in uno dei suoi componimenti nel 747.
La vegetazione presente nell'area varia a seconda dell'altitudine: al di sotto dei 1.100 metri si trova la foresta equatoriale, fra i 1.100 e i 1.800 metri si trova la foresta temperata a latifoglie decidue, oltre i 1.800 metri non crescono più alberi e si trovano solo praterie di tipo alpino. Qui sono presenti un terzo di tutte le specie cinesi di briofite e oltre la metà di tutte le felci.

 
Poiché le vette dei monti si trovano spesso al di sopra delle nuvole, da qui si possono ammirare interessanti effetti ottici: il cosiddetto "mare di nuvole" (in cinese 雲海, Yun Hai) e la "luce di Buddha" (in cinese 佛光, Fo Guang), la cui presenza attrae numerosi turisti. In media, la "luce di Buddha" è visibile solo un paio di volte al mese.
Nell'area della catena montuosa si trovano anche alcune fonti termali, con acqua che sgorga a 45 °C tutto l'anno, e numerosi sorgenti d'acqua dolce.
Huangshan is a granitic mountain range in southern Hunan province in eastern China, with some of its 72 peaks reaching more than 1000 metres above sea level. The mountains are composed of material that was uplifted 100 million years ago in the Mesozoic and then carved by glaciers during the Quaternary. Vegetation on the range is thickest below 1,100 metres and for more than 200 days each year the mountains of Huangshan are misty and cloudy. It is a World Heritage Site and covers a core area of 154 square kilometres with a buffer zone of 142 square kilometres.

Think you recognise these peaks but have not visited the area? In a tale of art imitating life imitating art, the Southern Sky Column (aka Pillar between Heaven and Earth) formally had its named changed to "Avatar Hallelujah Mountain". Why? Because the floating "Hallelujah Mountains" from Avatar were inspired by the Huangshan Mountains to which Southern Sky Column belongs. A Hollywood photographer spent time shooting in China for inspiration in 2008, and the karst formations in other parts of China also influenced the final design of the floating mountains. 
http://www.china.org.cn/english/kuaixun/74866.htm
http://www.danwei.org/tourism/hallelujah_mountain_in_real_li.php

venerdì 27 novembre 2020

Paleontologia: Dinosauri in Italia - Contiene Video

Di Kabacchi - Unnamedsaurus - 01Uploaded by FunkMonk, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=8385179

Documentario scoperto su Youtube. Lo riporto così come trovato. Mi è sembrato molto interessante. Spero vi piaccia.

Il documentario sul ritrovamento di orme di dinosauri in Trentino che aprì una stagione di scoperte sui dinosauri in Italia (si ringraziano la Provincia autonoma di Trento e il Museo Tridentino di Scienze Naturali). Per approfondire: http://www.focus.it/scienza/video-sul... e, su Focus di agosto, il reportage completo dal giacimento di orme fossili in Camerun e le nuove ipotesi sulle abitudini sociali dei dinosauri.



Minerali: Il Crisotilo

Il crisotilo è un minerale appartenente alla classe dei silicati, sottoclasse fillosilicati. È uno dei minerali del gruppo dell'amianto, di gran lunga il più estratto. Molto ricercato per via delle sue proprietà fibrose, di incombustibilità e di bassa conducibilità termica, ha però gravi conseguenze sull'organismo umano proprio per via della sua natura fibrosa (provoca tumori ai polmoni).

Chrysotile (pen for scale) Mineral collection of Brigham Young University Department of Geology, Provo, Utah.

sabato 21 novembre 2020

Chimica: Nomenclatura dei Composti Inorganici - Video



Scienze della Terra: Le maree - documentario di Rai 1


Geologia: Relazioni Specialistiche secondo le nuove norme tecniche NTC 2008 (Relazione Geologica – Relazione Geotecnica – Relazione Geosismica)


Le Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni (N.T.C. D.M. 14/01/2008 e Circolare n. 617 del 2 febbraio 2009) prevedono che debbano far parte del progetto da depositare al Genio Civile le seguenti relazioni specialistiche:
  • relazione geologica sulle indagini, caratterizzazione e modellazione geologica del sito (§ 6.2.1 delle NTC e § C 6.2.1 della Circolare);
  • relazione geotecnica sulle indagini, caratterizzazione e modellazione del volume significativo di terreno (§ 6.2.2 delle NTC e § C 6.2.2 della Circolare);
  • relazione sulla modellazione sismica concernente la “pericolosità sismica di base” del sito di costruzione (§ 3.2 delle NTC e § C3.2 della Circolare).

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