martedì 23 gennaio 2018

Ospiti caldi e freddi del Mediterraneo

Strombus bubonius
Arctica islandica


Distribuzione attuale semplificata dei molluschi che si ritrovano fossili nei depositi pleistocenici del Mar Mediterraneo.
Azzurro = Arctica islandica , Panopea norvegica , Mya truncata e Neptunea contraria ("ospiti freddi" del Mediterraneo)
Arancione = Strombus bubonius , Conus testudinarius , Brachidontes senegalensis ("ospiti caldi" del Mediterraneo)

Durante il Pleistocene (iniziato circa 1.800.000 anni fa e terminato 10.000 anni fa) lunghi periodi freddi, alternati a brevi periodi caldi, si sono ripetuti più volte interessando soprattutto l'emisfero settentrionale.

I periodi freddi, detti glaciazioni, erano caratterizzati da una marcata diminuzione della temperatura, che causò l'estendersi dei ghiacciai, delle calotte polari e il conseguente abbassamento del livello marino, favorendo così

 l'emersione di ampie fasce costiere. Le temperature medie annuali erano inferiori di 10°-15°C rispetto a quelle attuali.

Nei periodi caldi, chiamati interglaciali, l'innalzamento della temperatura determinò lo scioglimento di parte delle masse glaciali e l'aumento del livello del mare disegnò linee di costa più alte di quelle attuali.

Conseguentemente a questi cambiamenti climatici, le flore e le faune marine e continentali più sensibili alle variazioni di temperatura, si spostarono seguendo le avanzate e le regressioni glaciali e i fossili che oggi troviamo, ci danno precise indicazioni sui diversi climi succedutisi.

I molluschi fossili qui esposti, provenienti da depositi marini del Pleistocene italiano, sono chiari esempi di "fossili climatici" e significative testimonianze di queste migrazioni.

Infatti nei periodi glaciali sono arrivati nel Mediterraneo gli "ospiti freddi", quali Arctica islandica, Panopea norvegica, Mya truncata e Neptunea contraria , che attualmente vivono lungo le coste del Mare Baltico e dell'Oceano Atlantico settentrionale. 

Invece nell'ultimo interglaciale, durante il quale la temperatura media annuale era più alta di quella odierna, sono arrivati dalle coste atlantiche africane gli "ospiti caldi" come Strombus bubonius, Conus testudinarius, Brachidontes senegalensis e altre specie, che attualmente vivono nelle coste tropicali del Senegal.



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