giovedì 3 agosto 2017

Ipoclorito di sodio NaClO - Candeggina - Amuchina


L'ipoclorito di sodio è il sale di sodio dell'acido ipocloroso. La sua formula chimica è NaClO.

Diluito variabilmente dall'1% al 25% circa in soluzione acquosa, di colore giallo-paglierino e dal caratteristico odore penetrante, è noto nell'uso comune come sbiancante e disinfettante, con i seguenti nomi:

Candeggina, dal verbo candeggiare, che significa rendere candido, bianco, usata per detergere, disinfettare sanitari e pavimenti, smacchiare e sbiancare i capi di abbigliamento non colorati.
Varichina, Varechina o Varecchina.
Amuchina, in soluzione più diluita, viene usata come disinfettante alimentare.
Nettorina o Nitorina, nome commerciale usato soprattutto nel nord-Italia, specialmente in Romagna, cui nome vuol dire rendere splendente, cioè nitido, limpido, pulito, bianco.
Neveina o Niveina, usato al centro e sud Italia, e che significa, appunto, rendere bianco come la neve.
Conegrina o Cunegrina, prestiti della lingua piemontese e di quella lombarda. Di etimo ignoto, ma forse da cum-egro, cioè di o con azione, intendendo l'azione chimica.
Acqua di Labarraque, dal chimico francese che la studiò, Antoine Germain Labarraque (1777-1850).

Candeggina e soluzioni varie di ipoclorito di sodio sono irritanti e caustiche; è bene pertanto maneggiarle usando un paio di guanti di gomma e avendo cura di evitare il contatto con gli occhi. Non devono inoltre essere mescolate né all'acido cloridrico (acido muriatico per gli usi domestici) con cui sviluppano cloro, tossico, né all'ammoniaca con cui sviluppano clorammine, irritanti, né all'etanolo. Le soluzioni di ipoclorito di sodio sono sensibili alla luce e al calore e hanno una durata limitata nel tempo. Devono quindi essere conservate al riparo dalla luce e lontano da fonti di calore. Se acquistate in supermercato è meglio preferire i prodotti confezionati in bottiglie non trasparenti in grado di proteggere il prodotto dalla luce.

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