giovedì 29 giugno 2017

L'Igroscopia

Grani di gel di silice di circa tre millimetri addizionato di cloruro di cobalto come indicatore, che si presenta giallo-rosa se idratato ed azzurro da anidro
L'igroscopia (o igroscopicità) è la capacità di una sostanza o di materiali di assorbire prontamente le molecole d'acqua presenti nell'ambiente circostante. Tali sostanze sono dette igroscopiche.[1]

Un esempio di sostanza igroscopica è la carta, specie se di canapa o di altre fibre, oppure il biodiesel, che assorbe l'acqua fino a circa 1.200 ppm. Altre sostanze igroscopiche sono ad esempio il cloruro di sodio, l'alcol etilico, l'alcol metilico, la calce viva (ossido di calcio), l'acido solforico concentrato e l'idrossido di sodio concentrato.
Superficie a livello molecolare del gel di silice secco ed idratato
Il grado di igroscopicità definisce la maggiore o minore attitudine di una sostanza ad assorbire umidità.

L'igroscopia differisce dall'idrofilia in quanto la prima riguarda la capacità di assorbire umidità, la seconda la capacità di assorbire acqua in forma liquida. Una sostanza può essere igroscopica e idrofoba (l'idrofobia è l'opposto dell'idrofilia), un esempio è la lana che assorbe grandi quantità di umidità, ma è difficile da bagnare.

L'igroscopia può essere anche una caratteristica desiderata, quando si desidera abbassare il tasso di umidità di uno spazio chiuso. Uno dei materiali maggiormente utilizzati a tal proposito è il gel di silice. È buona norma mantenere i materiali igroscopici in contenitori sigillati quando non sono in uso.

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