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Nella foto Marte - Immagine composita ripresa dall'orbiter della missione Viking 1 che mostra la Valles Marineris |
Eugene Shoemaker, geologo, introdusse questa disciplina scientifica nel Servizio Geologico degli Stati Uniti e apportò numerosi contributi nello studio dei crateri di impatto, della Luna, degli asteroidi e delle comete. Uno straordinario contributo a questo ramo della Geologia fu dato dal geologo Edward C. T. Chao, i cui studi risultarono fondamentali nella comprensione della formazione e classificazione delle tectiti. Fu proprio Chao a scoprire, presso il Meteor Crater, per la prima volta, la stishovite, un polimorfo da alta pressione del quarzo, caratteristico esclusivamente dei siti di impatto meteoritico.
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L'Olympus Mons, il vulcano più alto del sistema solare
Questa disciplina utilizza le tecniche della geomorfologia ed in particolare del telerilevamento per studiare e caratterizzare la superficie dei pianeti. Lo studio teorico degli strati più interni dei pianeti è invece basato su metodi di carattere geofisico, geochimico, fisico oastronomico. Fondamentali invece, nella comprensione della composizione ed evoluzione chimica dei corpi celesti sono, in particolare, la mineralogia, la petrografia e la geochimica.
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