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lunedì 29 gennaio 2024

Il Cambriano in Italia

 Cambriano

La geologia dell'Italia nel Cambriano è caratterizzata da una scarsa presenza di rocce e fossili di questo periodo, che sono limitati alla Sardegna, in particolare nell'Iglesiente e nel Sulcis. Queste rocce sono costituite da sedimenti marini di origine continentale, depositati in un bacino di avampaese, cioè una depressione formata dalla compressione della crosta terrestre in prossimità di una catena montuosa. I fossili ritrovati in queste rocce sono principalmente trilobiti, archeociati e brachiopodi, che testimoniano la diversificazione della vita marina durante l'esplosione cambriana.

L'esplosione cambriana è il fenomeno evolutivo che ha portato alla comparsa di una vasta gamma di organismi multicellulari complessi e fossilizzabili, tra cui i primi animali con simmetria bilaterale, come i vermi, gli artropodi e i molluschi. Questo evento ha avuto luogo tra 541 e 485 milioni di anni fa, ed è considerato una delle maggiori transizioni nella storia della vita sulla Terra. Le cause dell'esplosione cambriana sono ancora oggetto di dibattito, ma tra i fattori che potrebbero averla favorita ci sono: cambiamenti climatici, aumento dell'ossigeno nell'atmosfera e negli oceani, innovazioni genetiche, competizione e predazione tra le specie.

Il Cambriano è il primo periodo dell'era paleozoica, che fa parte dell'eone fanerozoico, in cui ci troviamo anche ora. Il Cambriano segue il periodo ediacarano, in cui si sono sviluppate le prime forme di vita multicellulare, e precede il periodo ordoviciano, in cui si sono diversificati i pesci e le piante terrestri. Il Cambriano è suddiviso in quattro epoche o serie, che a loro volta si suddividono in dieci stadi, basati su criteri stratigrafici e paleontologici.

Alcuni generi e rocce del Cambriano che si trovano in Sardegna sono:

Olenellus: è un genere di trilobiti primitivi, con una testa grande e segmenti toracici poco differenziati. Si rinvengono nelle arenarie e negli scisti arenacei del Cambriano medio dell’Iglesiente e del Sulcis.

Archaeocyatha: è un genere di archeociati, organismi coloniali simili a coralli, con una struttura tubolare ramificata. Si rinvengono nelle lenti calcaree con trilobiti del Cambriano medio dell’Iglesiente e del Sulcis.

Lingula: è un genere di brachiopodi, con due valve ovali e simmetriche, dotate di un peduncolo. Si rinvengono nei calcari e nelle dolomie del Cambriano superiore dell’Iglesiente e del Sarrabus.

Quarzite di Armorica: è una roccia metamorfica derivata da arenarie silicee, di colore bianco o rosa, con una tessitura granulare. Si rinvengono nel Cambriano inferiore della Sardegna centro-occidentale, dove formano rilievi montuosi.

Conglomerato di Saint-Chinian: è una roccia sedimentaria clastica formata da frammenti di rocce vulcaniche e metamorfiche, cementati da una matrice calcarea. Si rinvengono nel Cambriano inferiore della Sardegna meridionale, dove sono associati a quarziti e scisti.

Calcare metallifero: è una roccia sedimentaria carbonatica, di colore grigio o nero, con una tessitura cristallina. Si rinvengono nel Cambriano superiore della Sardegna sud-occidentale, dove contengono importanti giacimenti di piombo e zinco.

sabato 20 gennaio 2024

Che vuol dire - Pleistocene ?

Il nome Pleistocene deriva dal greco πλεῖστος (pleistos = "il più") e καινός (kainos = "recente"), a indicare l'epoca più recente nella storia del nostro pianeta, in quanto originariamente questa era considerata l'ultima suddivisione. In seguito fu aggiunto l'Olocene, l'epoca in cui viviamo.

Nella scala dei tempi geologici, il Pleistocene è la prima delle due epoche in cui è suddiviso il periodo Quaternario. È compreso tra 2,58 milioni di anni fa (Ma) e 11 700 anni fa, preceduto dal Pliocene, l'ultima epoca del precedente periodo del Neogene, e seguito dall'Olocene, l'epoca in cui viviamo.

Fauna del Pleistocene in Spagna - mammut lanoso, leone delle caverne che mangia una renna, cavalli selvatici, e rinoceronte lanoso

Epoca geologica che rappresenta la prima parte dell’era quaternaria o neozoica. Il termine fu introdotto dal geologo C. Lyell nel 1839 per differenziare, nell’ambito della parte alta delle formazioni terziarie, quei terreni che testimoniavano la presenza di almeno il 90% di specie tuttora viventi nella loro fauna da quelli che ne testimoniavano circa il 60% (ai quali ultimi fu dato il nome di Pliocene). Gli eventi più importanti che caratterizzano questa epoca geologica sono, da una parte, la comparsa dell’Uomo e, dall’altra, le frequenti e forti variazioni del clima che dettero luogo allo sviluppo delle glaciazioni. Gli studi sul glacialismo alpino permisero ad A. Penck ed E. Brückner di riconoscere quattro glaciazioni (Günz, Mindel, Riss, Würm) separate da tre periodi interglaciali (Günz-Mindel, Mindel-Riss, Riss-Würm). Ricerche successive hanno consentito di riconoscere le testimonianze di glaciazioni precedenti al Günz, denominate Donau e Biber. Il raffreddamento del clima, conseguente alle grandi espansioni glaciali, determinò il fenomeno dell’emigrazione delle specie, per cui in Europa si ebbe, tra l’altro, l’improvvisa comparsa di Mammiferi asiatici (Elephas, Equus, Bos).

sabato 6 gennaio 2024

Geologia: Eustatismo



L'eustatismo è il fenomeno di innalzamento o abbassamento relativo del livello del mare. Lungo le coste esso causa indietreggiamenti e avanzamenti del mare rispetto alla costa. Le cause possono essere diverse. L'unica accertata è il fenomeno delle glaciazioni e dei disgeli (deglaciazioni) che comportano variazioni di volume dell'acqua con il successivo abbassamento o innalzamento del livello marino.
L'esempio della Glaciazione Wurm è chiaro: durante questo periodo la massa di acque marine evaporate e progressivamente congelate sui continenti fece abbassare il livello dei mari di circa 120 metri. A questo eustatismo glaciale, possono sommarsi gli effetti dell'eustatismo termico: il raffreddamento delle acque marine provoca la loro contrazione in proporzioni considerevoli, giacché 1 grado centigrado in più o in meno della temperatura media dei mari provoca, rispettivamente, una elevazione o un abbassamento di 2 metri del loro livello generale.
Esiste anche un eustatismo tettonico, dovuto alle deformazioni delle conche oceaniche come conseguenza del fenomeno geofisico del movimento delle placche tettoniche. Così per esempio la elevazione di una catena montuosa sottomarina sposta un volume corrispondente di acqua a livelli superiori a quelli precedenti.
Per saperne di più: Variazione livello del mare ISPRA