lunedì 27 novembre 2017

Libro: Gli elementi. Alla scoperta degli atomi dell'universo


In sette anni di ricerche e di fotografie, Theodore Gray ha realizzato con grande rigore scientifico il ritratto più completo e affascinante, mai pubblicato prima, di tutti gli elementi dell'universo, ovvero i "mattoni" di cui è costruito il nostro mondo. "Gli Elementi" è il libro che tutti gli studenti e i curiosi dovrebbero avere nella loro libreria, un meraviglioso atlante visivo che realizza l'unione perfetta di scienza e fotografia. Ogni elemento, presentato in ordine di numero atomico, viene illustrato con una grande foto dell'elemento puro e con altre immagini che mostrano i modi in cui l'elemento è presente nel mondo, cioè i composti e le applicazioni in cui si ritrova nella vita quotidiana. I testi raccontano la storia dell'elemento e i dati scientifici principali, tra cui il peso atomico, il raggio atomico, la struttura cristallina, lo spettro atomico di emissione e la temperatura a cui l'elemento è solido, liquido o gassoso... Un viaggio dentro la materia in cui l'autore ci accompagna con un linguaggio chiaro, coinvolgente e autorevole, un catalogo coloratissimo del nostro universo... Fotografie di Theodore Gray e Nick Mann.

I vulcani di fango di Berca


I vulcani di fango di Berca in Romania sono una riserva geologica e botanica presso Berca, nel distretto di Buzău, nella regione storica della Muntenia. Il fenomeno è causato dall'eruzione di gas che, da 3000 m di profondità attraversano strati sotterranei di argilla ed acqua, spingendo in superficie acqua salata e fango che escono dalla bocca dei vulcani, mentre il gas gorgoglia nel cratere.

giovedì 23 novembre 2017

La Diorite

La diorite è una roccia intrusiva intermedia, come composizione chimica e mineralogica, fra la famiglia del granito e quella del gabbro. È principalmente composta da plagioclasio nella sua forma sodico-calcica, albite (di composizione andesitica o oligoclasica), e da minerali femici accessori (in quantità variabile, ma di solito in quantità subordinate al plagioclasio) quali: anfiboli (orneblenda), biotite e piccole quantità talvolta di pirosseni rombici o monoclini.
Diorite statue of King Chephren
L'olivina è assente e il quarzo può essere contenuto come minerale accessorio nelle rocce dioritiche facenti passaggio con la famiglia dei graniti.

Si differenzia dalla famiglia dei gabbri, in quanto essa è composta in prevalenza da plagioclasio calcico-sodico, detto anortite; contiene di frequente olivina e l'anfibolo eventualmente presente, che da origine a dei gabbri anfibolitici, è solo una trasformazione secondaria del pirosseno presente.

Phlegraean Fields - Campi Flegrei - Contiene Video

I Campi Flegrei sono una vasta area di di natura vulcanica situata a nord-ovest della città di Napoli; la parola "flegrei" deriva dal greco flègo che significa "brucio", "ardo". Nella zona sono tuttora riconoscibili almeno ventiquattro tra crateri ed edifici vulcanici, alcuni dei quali presentano manifestazioni gassose effusive (area della Solfatara) o idrotermali (ad Agnano, Pozzuoli, Lucrino), nonché sono causa del fenomeno del bradisismo (molto riconoscibile per la sua entità nel passato nel cosiddetto tempio di Serapide a Pozzuoli). Geologicamente l'area dei campi flegrei è una grande caldera in stato di quiescenza con un diametro di 12–15 km nella parte principale, dove si trovano numerosi crateri, piccoli edifici vulcanici e zone soggette ad un vulcanismo di tipo secondario (fumarole, sorgenti termali, bradisismo...). In tutta la zona sono visibili importanti depositi di origine vulcanica come il Tufo Grigio Campano (o Ignimbrite Campana) o il Tufo giallo. Nella zona sono presenti dei laghi di origine vulcanica (Lago d'Averno, Lago Fusaro, Lago di Lucrino e Lago Miseno).
Nel 2003, in attuazione della Legge Regionale della Campania n. 33 del 1.9.1993, è stato istituito il Parco Regionale dei Campi Flegrei. I Campi Flegrei costituiscono un'area ad alto rischio e sono monitorati dall'Osservatorio Vesuviano sia con campagne periodiche che con monitoraggi continui. Zone di importante valore biologico e naturale sono: il Capo Miseno, il Parco sommerso di Baia e il Cratere degli Astroni.

The Phlegraean Fields, also known as Campi Flegrei, (from Greek φλέγος, burning), is a large 13 kilometres (8.1 mi) wide caldera situated to the west of Naples, Italy. It was declared a regional park in 2003. Lying mostly underwater, the area comprises 24 craters and volcanic edifices. Hydrothermal activity can be observed at Lucrino, Agnano and the town of Pozzuoli. There are also effusive gaseous manifestations in the Solfatara crater, which is known as the mythological home of the Roman god of fire, Vulcan. The area also features bradyseismic phenomena, which are most evident at the Macellum of Pozzuoli which in the 18th century was mis-identified as a Temple of Serapis, as geologists puzzled over bands of boreholes (Gastrochaenolites) left by marine Lithophaga molluscs on three standing marble columns, showing that the level of the site in relation to sea level had varied. This area is monitored by the Vesuvius Observatory.

 
 
Manifestazioni gassose marine nei Campi Flegrei

mercoledì 22 novembre 2017

Libro: Realizzare e leggere carte e sezioni geologiche


Il volume è strutturato secondo un taglio innovativo, il cui punto di forza risiede nella focalizzazione di problemi concettuali tuttora critici o irrisolti: dall'iniziale riconoscimento dei principali depositi sedimentari si passa alla misurazione dei dati geometrici delle successioni sedimentarie deformate, alla loro registrazione sul libretto di campagna e alla trasposizione nelle carte geologiche. Gran parte delle trecentocinquanta figure, tra disegni e fotografie, è concepita in modo da favorire la memorizzazione dei concetti chiave, sintetizzati attraverso la sovrapposizione di scritte, indicazioni e suggerimenti grafici. Numerosi esercizi svolti si prefiggono di addestrare gli interessati alle modalità di proiezione nelle sezioni geologiche (sia speditive sia di dettaglio) dei dati delle carte geologiche. Chiude il volume un'appendice pratica finalizzata all'esemplificazione dei metodi universali di citazione del patrimonio bibliografico. Il testo si rivolge tanto agli studenti universitari quanto a chi desidera affacciarsi sul mondo complesso e affascinante delle carte geologiche e dei prodotti da esse derivati.

lunedì 20 novembre 2017

Numero Atomico 7 - L'Azoto - N

L'azoto è l'elemento chimico di numero atomico 7. Il suo simbolo è N (dal francese nitrogène coniato nel 1790 dal chimico Jean Antoine Chaptal fondendo il greco nitron, carbonato di sodio, + il greco -gen dare vita a).
Tabella di Amminoacidi
L'azoto è costituente fondamentale delle molecole organiche più importanti dal punto di vista biochimico (DNA, proteine, alcune vitamine), oltre che di composti inorganici estremamente diffusi e importanti come l'ammoniaca e l'acido nitrico. L'azoto molecolare (N2, composto di due atomi di azoto) è un gas incolore, inodore, insapore e inerte che costituisce il 78% dell'atmosfera terrestre (è il gas più diffuso nell'aria).
Proprietà dell'Azoto
Daniel Rutherford, un allievo di Black, è considerato lo scopritore dell'azoto, nonostante esso sia stato contemporaneamente scoperto da Pristley, Scheele e Cavendish.

Criptozoologia

Mostro di Loch Ness - La famosa foto del mostro (rivelatasi poi un falso) scattata nel 1934 da Robert Kenneth Wilson. È soprannominata la "foto del chirurgo" (Surgeon's Photograph).
La criptozoologia è lo studio degli animali la cui esistenza è ipotizzata su basi indiziarie. Le ipotesi possono riguardare animali non conosciuti dalla scienza oppure l'esistenza attuale di animali già descritti, ma ritenuti estinti o la presenza di specie conosciute in un'area distante dai luoghi dove sono attestate.

Il termine è un composto del greco κρυπτός, kryptós, "nascosto", e di zoologia, e significa quindi "studio degli animali nascosti". Per rimpiazzare l'uso popolare del termine "mostro", negli ambienti criptozoologici si usa talora il termine "criptidi", proposto nel 1983 da John Wall.
Ricostruzione di fantasia di uno Yeti
Una figura di spicco nella storia della criptozoologia è lo zoologo belga Bernard Heuvelmans, definito il "padre della criptozoologia", anche se esistono testi sugli "animali nascosti" anche precedenti alle sue opere.

domenica 19 novembre 2017

Yehliu - Taiwan - Hoodoo stones


Yehliu is a cape on the north coast of Taiwan in the town of Wanli between Taipei and Keelung.

The cape, known by geologists as the Yehliu Promontory, forms part of the Taliao Miocene Formation. It stretches approximately 1,700 meters into the ocean and was formed as geological forces pushed Datun Mountain out of the sea.


A distinctive feature of the cape is the hoodoo stones (A hoodoo (also called a tent rock, fairy chimney, and earth pyramid) is a tall, thin spire of rock that protrudes from the bottom of an arid drainage basin or badland. Hoodoos consist of relatively soft rock topped by harder, less easily eroded stone that protects each column from the elements.






They typically form within sedimentary rock and volcanic rock formations) that dot its surface. These shapes can be viewed at the Yeliu Geopark operated by the North Coast and Guanyinshan National Scenic Area Administration. A number of rock formations have been given imaginative names based on their shapes. The most well-known is the "The Queen's Head", an iconic image in Taiwan and an unofficial emblem for the town of Wanli. Other formations include "The Fairy Shoe", "The Bee Hive", "The Ginger Rocks" and "The Sea Candles."


 

sabato 18 novembre 2017

La scala Mercalli

La scala Mercalli è una scala di valutazione dell'intensità di un terremoto eseguita osservando gli effetti che esso produce sulla superficie terrestre su persone, cose e manufatti. Questa valutazione non richiede l'utilizzo di strumenti di misurazione e per la sua caratteristica descrittiva può essere applicata anche alla classificazione di terremoti avvenuti in tempi storici, di cui sia rimasta una descrizione scritta. I valori di questa scala sono scritti con numeri romani e vanno da I a XII.
Terremoto ad Amatrice - Italia
Due terremoti di identica magnitudo possono avere diverse intensità, se per esempio hanno ipocentri posti a differenti profondità, oppure si verificano in zone con una diversa antropizzazione. L'esempio classico è quello del terremoto di altissima magnitudo che però avviene in mezzo al deserto, dove non ci sono costruzioni e che potrà avere intensità minore (quindi un Grado Mercalli inferiore) rispetto ad un altro, di magnitudo inferiore, che però avviene in una zona rurale densamente abitata, dove le costruzioni non sono antisismiche. Non ha alcun senso dunque trovare equivalenze tra i valori della scala Richter (che misura una grandezza fisica) con quelli della scala Mercalli (basata sugli effetti prodotti). Per uno stesso terremoto si possono definire sia l'intensità massima riscontrata in vicinanza dell'epicentro, che le varie intensità osservate nelle diverse località in cui l'evento sismico è stato avvertito.

martedì 14 novembre 2017

Periodo Cryogeniano

Rappresentazione della Terra a glaciazione ultimata, si può notare come solo le catene montuose riescano ad emergere dalla coltre di ghiaccio.
Il Periodo Cryogeniano (dal Greco cryos "ghiaccio" e genesi, "nascita", cioè il periodo della nascita dei ghiacci) è il secondo periodo geologico dell'era Neoprotozoica seguito poi dal periodo Ediacarano. Si estende da 850 milioni a circa 635 milioni di anni fa.
Anziché essere basate sulla stratigrafia, queste date sono definite cronologicamente.

venerdì 10 novembre 2017

Libro: Le rocce e i loro costituenti

Clicca per ingrandire le immagini

La formazione del Mediterraneo e delle Alpi - Video


Acido Cloridrico - HCl - Cloruro di Idrogeno - Acido Muriatico

Reazione tra acido cloridrico e ammoniaca, con sviluppo di fumi di cloruro di ammonio
L'acido cloridrico è un idracido di formula HCl, noto commercialmente anche come acido muriatico.

Formula: HCl - Massa molare: 36,46094 g/mol - Densità: 1,19 g/cm³

È un acido minerale forte (ovvero si ionizza completamente in soluzione acquosa) monoprotico (cioè ogni sua molecola, dissociandosi, libera un solo ione idrogeno), ed è il principale costituente del succo gastrico, oltre ad essere un reagente comunemente usato nell'industria. L'acido cloridrico è uno dei liquidi più corrosivi esistenti (una sua soluzione al 37% in acqua a 20 °C ha pH inferiore a 1), quindi deve essere maneggiato con attenzione. Si presenta gassoso a temperatura ambiente, incolore, dall'odore e dall'azione irritante.

martedì 7 novembre 2017

Libro: Tettonica delle placche e storia geologica dell'Italia di Alfonso Bosellini

Alfonso Bosellini

Tettonica delle placche e storia geologica dell'Italia

Le moderne scienze della Terra identificano nella teoria della tettonica delle placche il perno attorno al quale si snodano le varie discipline che concorrono a definire le caratteristiche della componente non vivente del nostro pianeta.
Il capitolo 10, descrive l’interno della Terra, fino alla sua parte centrale. Oltre alle tecniche derivanti dalla sismologia sono utilizzate le informazioni fornite dalle rocce portate in superficie dai vulcani e le indagini sul campo gravitazionale e magnetico.
Nel capitolo 11 la teoria della tettonica delle placche viene esposta tenendo conto delle connessioni con i fenomeni sismici e vulcanici e per dare una logica spiegazione dell’origine di molte risorse naturali. Sono poi descritte le caratteristiche magmatologiche e sedimentologiche dei vari margini continentali, il significato geologico delle ofioliti e, ricollegandosi al capitolo 8 della prima parte, viene completata, seguendo la logica correlazione con la tettonica delle placche, la descrizione dei processi orogenetici.

Il capitolo 14, ricco di collegamenti interdisciplinari con la biologia, è dedicato alla storia della Terra.

Nei capitoli 15 e 16 viene descritta la geologia dell’area mediterranea e, più in dettaglio, quella dell’Italia. Il territorio italiano è stato diviso in 7 regioni, intese in senso geologico: le Alpi, la Pianura Padana, gli Appennini, la Puglia, l’Arco calabropeloritano, la Sicilia, la Sardegna. Si è ritenuto utile che lo studente, al termine del percorso che lo ha portato a scoprire, a scala globale, la struttura e la dinamica geologica del nostro pianeta, acquisisca una conoscenza diretta e più approfondita del territorio in cui vive.

Il testo, rigorosamente scientifico e aggiornato sulle più recenti scoperte e idee nel campo delle scienze della Terra, è arricchito da circa 470 illustrazioni, tra immagini fotografiche e disegni originali.

Ogni capitolo è corredato di pagine English focus on Earth sciences in lingua inglese. L’apparato didattico è costituito da oltre 350 esercizi, alcuni dei quali in lingua inglese supportati dall’indice analitico bilingue.

domenica 5 novembre 2017

Libro: Prospezioni idrogeologiche Volume 1 & 2


Il testo, oltre che essere un riferimento indispensabile per lo studio dell’idrogeologia, è una guida pratica per l’esecuzione di indagini finalizzate alla captazione ed all’uso razionale delle risorse idriche sotterranee. È quindi indirizzato non solo agli studenti ma soprattutto ai professionisti impegnati nella ricerca, nella redazione dei piani di utilizzazione e nella gestione delle acque.
Il testo è stato articolato in modo da introdurre gradualmente il lettore alla conoscenza dei principi fisici fondamentali che sovraintendono alla circolazione idrica sotterranea ed alla conoscenza delle principali metodologie utilizzabili per rispondere ai quesiti idrogeologici connessi a problemi ingegneristici e di ricerca scientifica.
Infatti, dopo una prima parte di carattere teorico, è stato affrontato il problema del censimento, della misura e dell’archiviazione dei dati idrogeologici di base. Sono stati poi introdotti e sviluppati i principali metodi di prospezione geologica, geofisica, geochimica, geomeccanica e idrogeologica s.s. mediante i quali è possibile acquisire gli elementi indispensabili per la captazione e la gestione razionale delle acque, anche attraverso l’utilizzazione degli acquiferi come serbatoi naturali di compenso. Sono stati inoltre affrontati i problemi relativi alla quantizzazione delle risorse e delle riserve idriche sotterranee, nonché quelli relativi all’alimentazione artificiale delle falde, all’inquinamento ed alla protezione igienica degli acquiferi. Si è fatto infine cenno ai compiti dell’idrogeologo nella redazione dei modelli matematici di simulazione idrodinamica.
Tutti gli argomenti sono stati trattati facendo ampio riferimento a casi concreti e, quindi, a varie realtà territoriali che abbracciano l’arco delle principali situazioni idrogeologiche connesse a problemi di natura applicativa.

Il Basalto


Il basalto è una roccia effusiva di origine vulcanica, di colore scuro o nero con un contenuto di silice (SiO2) relativamente basso (dal 45 al 52% in peso). Il basalto è formato principalmente da plagioclasio calcico e pirosseni; alcuni basalti possono essere anche ricchi in olivina. 
Il corrispondente intrusivo del basalto è il gabbro.

Gabbro
Il basalto può presentarsi con aspetto che va da porfirico a microcristallino a vetroso. Esso proviene da un magma solidificatosi velocemente a contatto dell'aria o dell'acqua ed è la principale roccia costituente la parte superiore della crosta oceanica. I magmi basaltici si formano per fusione da decompressione del mantello terrestre.
Basalto Colonnare - Giant's Causeway - Irlanda

Effusione vulcanica di basalto con Pillow Lava in formazione - Dorsale medioatlantica
Effusione Vulcanica di Basalto con Lava a corde in formazione - Hawaii
Basalto in forma di Lava a corde - Etna - Italy
Basalto in forma di Lava AA - Hawaii
I basalti sono normalmente ricchi in MgO, SiO2 e in CaO, mentre sono poveri in, Na2O e K2O rispetto alle altre rocce magmatiche. La sua composizione media è di: SiO2— 45-52%, Al2O3— 14%, CaO — 10%, FeO — 5-14%, MgO — 5-12%, alcali — 2-6%, TiO2— 0,5-2%

Angolo di resistenza al taglio o Angolo d'attrito

L'angolo di resistenza al taglio (a volte anche definito angolo di attrito interno) è una caratteristica propria dei terreni. Esso è funzione dell'attrito, della coesione e della forma dei granuli. Un esempio pratico di questo significato fisico può essere compreso versando il materiale su una superficie orizzontale: il materiale si disporrà secondo una forma conica. L'angolo descritto dalla generica retta che congiunge il vertice alla base con il piano orizzontale è l'angolo di resistenza al taglio. Questo parametro riveste particolare importanza nell'ambito della geotecnica, in quanto rappresenta un importante mezzo per conoscere le caratteristiche meccaniche dei terreni. Vedi altro....
L'accumulo dei detriti del monte in forma di conoide rende l'idea dell' angolo di natural declivio in natura

venerdì 3 novembre 2017

Libro: Geoingegneria


Questo testo rappresenta un manuale di riferimento che tratta tutti gli aspetti della geoingegneria; la scienza applicata allo studio e alla soluzione dei problemi ingegneristici e ambientali che si producono come conseguenza dell'interazione fra attività umane e mezzo geologico. L'interpretazione delle condizioni geologiche è l'obiettivo dell'ingegneria geologica, insieme con la prevenzione dei rischi geologici e la riduzione dei danni causati da disastri di origine geologica. Scopo di questo testo è rispondere proprio a questi problemi cercando di fornire informazioni teoriche sulla materia, ma presentando anche casi, esercizi e problemi reali che aiutino studenti e professionisti ad entrare in stretto contatto con la materia.
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Ciudad Encantada - Spagna - Hoodoo stones


La Ciudad Encantada ("Città Incantata") è un sito naturale di 250 ha. della Serranía de Cuenca, la zona montuosa della provincia omonima, nella regione spagnola della Castiglia-La Mancia (Castilla-La Mancha), famoso per le particolari configurazioni rocciose, che - erose dalle acque del fiume Júcar, dai venti e da altri agenti atmosferici - hanno assunto nel tempo delle forme bizzarre assomiglianti a figure varie.
Il luogo è considerato sito di interesse nazionale (dall'11 giugno 1929).



La Ciudad Encantada es un paraje natural español de formaciones rocosas calcáreas o calizas formadas a lo largo de miles de años. Se localiza cerca de Valdecabras, en el término municipal de Cuenca (España), en una amplia zona de pinares de la parte meridional de la serranía conquense y a una altitud de 1.500 metros. Está ubicada en una finca privada a la cual se puede acceder previo pago de 3€.


Fue declarada Sitio Natural de Interés Nacional el 11 de junio de 1929. La acción del agua, el viento y el hielo ha hecho posible este fenómeno kárstico. La heterogeneidad de las rocas en cuanto a su morfología, composición química y grado de dureza es lo que ha permitido el desgaste desigual de las mismas por los elementos atmosféricos, dando como resultado una muestra sorprendente de arte pintoresco proveniente de la misma naturaleza. A las caprichosas y espectaculares formaciones existentes hay que sumar lapiaces, torcas y sumideros.


Comparte estas características especialmente con "Los Callejones", paraje ubicado en el término municipal de Las Majadas. Ambos lugares forman parte del Parque Natural Serranía de Cuenca, creado mediante la Ley de la Comunidad Autónoma de Castilla-La Mancha 5/2007.


Fonte testo: Wikipedia
Foto: Google Immagini
 

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